Articoli del Pi-Greco

CIO’ CHE CONTAMINA L’UOMO

I testimoni di Geova aborrono l’uso del sangue, di qualunque tipo e per qualsiasi scopo, arrivando al punto di lasciar morire i propri figli pur di non permettere una trasfusione che può salvare la vita: ciò per una errata interpretazione della Bibbia.

Vediamo allora cosa insegna, in realtà, la parola di Dio. Testo della B. J.

Mt 15,11: “Ascoltate e afferratene il significato: Non ciò che entra nella bocca contamina l’uomo; ma ciò che esce dalla bocca, questo contamina l’uomo.”

Mt 15,17: “Non capite che tutto ciò che entra nella bocca passa per gli intestini e va a finire nella fogna?”

Mc 7,15ss “Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo… non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore, ma nel ventre e va a finire nella fogna? Dichiarava così mondi tutti gli alimenti

San Paolo conferma: “Tutto ciò che è in vendita sul mercato, mangiatelo pure senza indagare per motivo di coscienza, perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene.” (1° Cor. 10,25-26; Sal 24,1)

E conclude: “Tutto è puro per i puri; ma per i contaminati e gli infedeli nulla è puro; sono contaminate la loro mente e la loro coscienza.” (Tito 1,15)

Gesù afferma indiscutibilmente che l’essere umano viene “contaminato” dai sui pensieri e dalle sue parole e non da eventuali ingestioni di alimenti, qualunque essi siano! Da questi versetti possiamo dedurre che certe proibizioni…alimentari possono tranquillamente essere annullate e, non ultima tra queste, l’assunzione del sangue

LE PRESCRIZIONI DEL LEVITICO

Se la socTDG vuole riferirsi all’Antico Testamento, per es. al Levitico 7,27 rientra in quanto sopra affermato dalla stessa società per la legge mosaica, se si vuole ritenere ancora valido quel versetto: “Qualunque anima mangi sangue di qualsiasi specie, tale anima dev’essere stroncata dal suo popolo”.

A parte l’assurda espressione dell’anima che mangia il sangue… comunque viene precisato “qualunque sangue”, ossia sangue di qualunque tipo.

Leggiamo allora, dal cap. 49 del libro della Genesi, il vers.11: ”Laverà la sua veste nel vino e il suo abito nel sangue dell’uva”.

Qui il vino viene definito sangue, sangue dell’uva, ma comunque sangue. E la stessa affermazione si trova in Deuteronomio 32,14: e allora è proibito bere vino?

Visto che si pretende perentoriamente il rispetto di quanto scritto nel Levitico, c’è da chiedersi: Una tdG che partorisce, viene forse ritenuta impura e bisognosa di purificazione, come prescrive Levitico 12,2? Vengono forse circoncisi i neonati come prescritto da Lev 12,3? Un tdG che tocca un cadavere viene forse ritenuto dalla socTDG impuro e bisognoso di purificazione, come prescrive Lev 5,2? I tdG evitano forse di mangiare il grasso animale come comandato in Lev 7,23? E, si noti: in particolare, per questa trasgressione dalla Bibbia viene prescritta la pena di morte!

Dal corpo direttivo e dagli anziani è stato insegnato ai tdG a rispettare tutto ciò?

Ed ancora: nel libro ORGANIZZATI, pag. 191, viene citato Atti 15:29: “Astenetevi dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato.”

Precisiamo che strangolare significa far morire per mancanza di respirazione. Ebbene i pesci pescati

sono animali morti per soffocamento. Ma non risulta che i tdG si astengano dal mangiarne, anzi………..

ASTENERSI DAL SANGUE: COSA NECESSARIA MA NON LEGGE!

Recita la TDG 15/4/1909: il comando apostolico di astenersi dal sangue, andava inteso non come legge, ma come cosa necessaria.

Ciò non si applicava ai Gentili, poiché essi non erano mai stati sotto il patto della Legge, ma tale idea era così profondamente radicata nei Giudei che fu necessario, per la pace della Chiesa, che i Gentili la osservassero.

Opuscolo I TDG E IL PROBLEMA DEL SANGUE 1977, pag. 10: “Dopo la morte di Gesù i veri adoratori non furono più tenuti ad osservare la legge mosaica.”

LA LETTERA APOSTOLICA (At 15,23s)

Si tratta di una lettera inviata dalla Chiesa di Gerusalemme solo ai fratelli di: Antiochia, Siria e Cilicia, a 3 comunità formate da cristiani provenienti sia dal giudaismo che dal paganesimo, ma nelle quali questi ultimi erano particolarmente numerosi e che, inserendosi nel cristianesimo, avevano portato con sé anche qualche vecchia abitudine, come quella di mangiare la carne non dissanguata, cosa che era di scandalo per i giudeo-cristiani.

Premesso quanto sopra, è importante sottolineare che ciò che è stato scritto nella lettera aveva evidentemente validità limitata soltanto alle comunità in indirizzo e non valore universale; e che la prescrizione sul sangue, tra l’altro, aveva anche valore limitato nel tempo: infatti ad essa non si fa più cenno negli scritti successivi. (vedi ad es. le Lettere Paoline).

La stessa società, nella TDG del 15 aprile 1909 a pag. 117, colonna di dx, scriveva che gli apostoli, riguardo alla dichiarazione di Gerusalemme ”Quindi essi brevemente la riassunsero, non come legge, ma come cose necessarie nella maniera seguente (segue l’elenco dei quattro punti). Non fu detto che l’astensione da tali cose li avrebbe resi cristiani… (e conclude il passo affermando): mediante la raccomandazione di tali astensioni essi dichiararono, ”sarà bene per voi”: “troverete queste raccomandazioni utili per voi”.

Atti 21,25: “Quanto ai pagani che sono venuti alla fede, noi abbiamo deciso ed abbiamo loro scritto che si astengano dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, da ogni animale soffocato e dalla impudicizia”

Queste prescrizioni all’epoca, erano considerate ancora valide, ma è da notare che l’episodio durante il quale vengono ricordate, si svolge in Gerusalemme, il centro del Cristianesimo derivato dal giudaismo, la sede della Chiesa apostolica che aveva scritto la lettera poco tempo addietro e che quindi la richiamava alla memoria.

Ma poi, cosa dice questa lettera? ”Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenetevi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla impudicizia. Farete cosa buona perciò a guardarvi da queste cose.”

Quanto scritto era soltanto una cosa necessaria, un consiglio indirizzato soltanto ai fratelli di origine pagana di Antiochia, Siria e Cilicia e non ad altri e quindi NON era una legge.

Nel testo si parla di un’astensione generica dal sangue e, comunque, non certo di trasfusioni. D’altra parte, anche nella TDG sopra citata, viene scritto testualmente: ”Le trasfusioni del sangue non erano in voga ai tempi apostolici” e continua: ”Sebbene i 12 apostoli e i loro conservi della congregazione di Gerusalemme potessero non pensare ad alcuna cosa come la moderna trasfusione del sangue, tuttavia il decreto che essi emanarono includeva tale pratica.” Ma vorremmo sapere: dov’è scritto questo?

LA LETTERA APOSTOLICA (CONTROVERSIA DI GERUSALEMME) At 15,23-29

Gli apostoli e gli anziani ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dai pagani.

N.B. La lettera viene indirizzata solamente alle tre Chiese in oggetto e viene indirizzata solamente ai fratelli che provengono dai pagani. Solo a loro, non ad altri !

E questa lettera viene spedita in osservanza a certe esortazioni:

Rm 14,19ss: “Diamoci dunque alle opere della pace e alla edificazione vicendevole. Non distruggere l’opera di Dio per una questione di cibo! Tutto è mondo, d’accordo: ma è male per un uomo mangiare dando scandalo: Perciò è bene non mangiare carne, né bere vino né altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi.”

1° Corinzi 8,7ss “Alcuni, per la consuetudine avuta fino al presente con gli idoli, mangiano le carni come se fossero davvero immolate agli idoli, e così la loro coscienza, debole com’è, resta contaminata. Non sarà certo un alimento ad avvicinarci a Dio; né, se non ne mangiamo, veniamo a mancare di qualche cosa. Badate però che questa vostra libertà non divenga occasione di caduta per i deboli.

Ma è anche importante ricordare quanto segue:

1° Sam 14,31-35 “(32) Quelli del popolo si gettarono sulla preda e presero pecore, buoi e vitelli e li macellarono e li mangiarono con il sangue…”

N.B. Per quanto sopra, Dio non li distrusse, ma fu sufficiente fare un sacrificio (immolazione rituale, Lv 17,1)

Mc 2,25-26 “Cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio….e mangiò i pani dell’offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?” (vedi 1° Sam 21,2-7)

N.B. Per quanto sopra, Davide e i suoi non vennero puniti da Dio.

N.B. I passi riportati di seguito affermano con chiarezza che certi pregiudizi generati da una scarsa conoscenza della Parola di Dio sono ormai ben superati con la venuta di Cristo.

Mt 15,11 “Non quello che entra nella bocca rende impuro l’uomo, ma quello che esce dalla bocca.”

Mc 7,15 “Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo.”

Lc 10,8 “Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi.”

At 10,11ss “Pietro…vide il cielo aperto e un oggetto che discendeva come una tovaglia grande, calata a terra per i quattro capi. In essa c’era ogni sorta di quadrupedi e rettili della terra e uccelli del cielo. Allora risuonò una voce che gli diceva: <Alzati, Pietro, uccidi e mangia> Ma Pietro rispose: <No davvero, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di profano e di immondo> E la voce di nuovo a lui: <Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano> Questo accadde per tre volte.”

Rm 14,3 . 17 “Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia non giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto… Il regno di Dio non è infatti questione di cibo o di bevanda, ma è pace, giustizia e gioia nello Spirito Santo.”

1° Cor 10,25 “Tutto ciò che è in vendita sul mercato, mangiatelo pure senza indagare a motivo di coscienza, perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene.

Ef 2,15 “Annullando, per mezzo della sua carne (Gesù), la legge fatta di prescrizioni e di decreti…”

Col 2,16-21 “Nessuno vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda a noviluni e a sabati tutte cose queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo…Perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo, dei precetti quali <non prendere, non gustare, non toccare>? Tutte cose destinate a scomparire con l’uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini!”

1°Tim 4,11 “Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall’ipocrisia d’impostori già bollati a fuoco nella loro coscienza. Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità. Infatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie, perché esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.

Alla luce di tutto quanto sopra, le prescrizioni riportate nella lettera di Gerusalemme sono da considerarsi con validità temporanea ed applicabili esclusivamente ai cristiani di origine pagana che in quel tempo facevano parte delle tre comunità in oggetto, di quelle e soltanto di quelle.

E’ importante anche ribadire che la lettera di Gerusalemme, volutamente, nello spirito degli autori, non venne composta con intendimento ecumenico; e ciò è confermato anche da tutto quanto sopra.

COMMENTO PARTICOLARE

Notiamo che tra i quattro punti da evitare evidenziati nella Lettera, troviamo l’invito a non mangiare “animali soffocati” e di “astenersi dal sangue”.

Mentre il “non mangiare” viene chiaramente fatto intendere, come quando vengono citate le “carni sacrificate agli idoli”, per il sangue l’espressione appare volutamente diversa.

Se si fosse trattato semplicemente di “non mangiare sangue”, nulla vietava agli autori della Lettera di affermarlo esplicitamente, come per le carni sacrificate agli idoli e per gli animali soffocati.

Inoltre, l’eventuale “non mangiare sangue”, apparirebbe pleonastico in quanto già implicito nel non mangiare animali soffocati poiché questi conservano al loro interno tutto il sangue se non viene debitamente versato.

E allora?

Andiamo a leggere, nel Salmo 50, il versetto 16: Davide, pentito per aver fatto uccidere Uria in battaglia, invoca il perdono da Dio e Gli chiede: “Liberami dal sangue”.

Chiaramente Davide non chiede a Dio di “evitargli di mangiare sangue”, ma intende parlare del “sangue innocente” versato, della “colpa di sangue”, dell’uccidere e, a questo proposito, esiste il detto profano: “non macchiarsi le mani di sangue”, sinonimo di non uccidere.

Per quanto sopra esposto, è da ritenersi più che logico l’invito contenuto nella Lettera Apostolica di astenersi dalle carni sacrificate agli idoli, dagli animali soffocati, dall’impudicizia e dall’uccidere.

Pertanto si può tranquillamente affermare che, mentre esiste l’obbligo legale e morale di ‘astenersi dal sangue’, nel senso previsto dal quinto Comandamento: “NON UCCIDERE”, non esiste alcun obbligo o prescrizione biblica che proibisca l’uso del sangue a scopo terapeutico.

Tommaso Rosi


IL GESU’ DI UN VANGELO DIVERSO

Tutti possono trovare Gesù, in modo sintetico, ma molto chiaro leggendo la descrizione fatta nel CREDO NICENO COSTANTINOPOLITANO:

Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,

mori e fu sepolto.

Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture, è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.

E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.”

E’ una descrizione molto chiara di ciò che credono tutti i Cristiani riguardo a Gesù e a ciò che viene riportato nei Vangeli.

Purtroppo però esistono varianti arbitrarie: dei testi dei Vangeli e nella loro interpretazione, poste in essere da organizzazioni che si dichiarano ”Cristiane”, ma che hanno ben poco a vedere col Cristianesimo.

Partiamo da ciò che viene creduto ed insegnato in particolare da una di queste organizzazioni: la Soc. Torre di Guardia dei Testimoni di Geova.

Riportiamo sinteticamente le loro affermazioni tratte dalle loro pubblicazioni.

Geova, prima che creasse, viveva tutto solo nello spazio. (Ma teniamo presente che prima che Geova creasse, non esisteva neanche lo spazio, anch’esso facente parte del creato! E allora dov’era Geova?)

Gesù, in realtà, è l’arcangelo Michele, il primo ad essere creato da Geova.

Gesù è vissuto innumerevoli anni in compagnia di Geova che ha finito con l’apprezzarlo e gli ha dato quindi l’incarico di scendere sulla terra.

Per ottenere ciò, Geova ha svuotato della propria essenza vitale l’Arcangelo Michele, che è stato annullato, ed ha inserito questa essenza nell’ovulo di una vergine chiamata Maria (tra l’altro, non concepita senza peccato!) la quale ha dato alla luce un figlio chiamato Gesù.

E’ interessante notare come l’angelo Gabriele annuncia a Maria questo evento: “Buongiorno altamente favorita, Geova è con te…” (con altamente favorita viene artatamente tradotto il greco: “Kecharitomene” che significa “Pena di Grazia”, cosa che evidentemente Maria non meritava.).

Gesù è vissuto sulla terra come figlio di Geova, creatura del Padre, senza alcun potere proprio in quanto completamente dipendente da Geova.

Alla fine della sua vita terrena, Gesù è morto appeso a…? (E qui abbiamo ben tre versioni successive nel tempo: 1: CROCE; 2: ALBERO; 3: PALO.)

Comunque, alla Sua morte, il corpo di Gesù è stato DISINTEGRATO da Geova che ha recuperato l’essenza vitale di Gesù, ex Michele, reintegrandola in Michele che ora torna ad esistere presso Geova.

Per brevità, facciamo grazia del seguito del racconto di Gesù (o Michele) ad ARMAGHEDON, IL MILLENNIO, LA RISURREZIONE SULLA TERRA, ecc….

Tutto quanto sopra è stato tratto con ottima approssimazione da ciò che è scritto nelle pubblicazioni della Soc. Torre di Guardia.

A questo punto, possiamo collazionare ciò che credono i Testimoni di Geova con l’autentico CREDO del Cristianesimo, sopra riportato per comodità di confronto.

Ed ora presentiamo alcuni versetti tra i moltissimi esistenti nella Bibbia che confermano in realtà la divinità di Gesù, insieme alle manipolazioni effettuate nella “Traduzione del Nuovo Mondo”, (TNM) della Bibbia dei tdG:

Sal 45,7: “Il tuo trono, Dio, dura per sempre”

Nella TNM possiamo leggere: Sal 45,6 “Dio è il tuo trono a tempo indefinito”.

(In questo modo fanno diventare il Dio Geova TRONO per la creatura Gesù…)

Mc 2,5.7: Gesù afferma “Ti sono rimessi i tuoi peccati…ma chi può rimettere i peccati se non Dio solo?” (E Gesù rimette i peccati! Quindi…!?).

Gv 8,58: “Rispose Gesù: <In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse Io sono> ”

TNM 1967: “Gesù disse loro: ‘verissimamente vi dico: prima che Abramo venisse all’esistenzaIo sono statoE, nella TNM 1987: “Io ero” (Come vediamo l’importante è non riconoscere l’ Io sono pronunciato da Dio a Mosè !)

Tt 2,13: “Del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo” – TNM: “Del grande Dio e del Salvatore nostro Cristo Gesù”. (del è un’aggiunta inserita senza parentesi per scindere Dio dal Salvatore Gesù !)

Gv 1,1: “In principio era la Parola e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.”.

TNM del 1967 “La parola era dio” (d minuscola!)

TNM/87 (dietro consultazione dello spiritista Greber): “La parola Era un dio

Quindi la socTDG riconosce un Dio (con iniziale grande) per Geova ed un dio (con iniziale piccola) per Gesù; quindi due dii: non esiste quindi la SS. Trinità, ma una “binità” èèèèèl e quindi, tra l’altro, si dimostra politeista (due dii”).

Col 1,15: ”Generato prima di ogni creatura”

Col 1,16 poiché per mezzo di lui

sono state create tutte le cose, ………(TNM: inserito ALTRE: altre cose ! )

quelle nei cieli e quelle sulla terra,

quelle visibili e quelle invisibili:

Troni, Dominazioni,

Principati e Potestà.

Tutte le cose sono state create ……… “ “ “ “

per mezzo di lui e in vista di lui.

17 Egli è prima di tutte le cose……….. “ “ “ “

e tutte sussistono in lui……..

In Colossesi 1,16-20 nella T.N.M. troviamo scritto per 5 volte che Gesù è stato creato come le ”altre” cose. ”altre” non viene posto tra parentesi; il significato di ciò che si vuole insinuare è molto chiaro: Gesù diventerebbe così una cosa creata, una tra le ”altre cose create”.

Gv 5,23:Perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre.”

10,30:Io e il Padre siamo una cosa sola”.

10,38: ”Il Padre è in me e io nel Padre.

14,9:Chi ha visto me ha visto il Padre.” (nella TNM: “ha visto anche

il Padre”, scindendo l’Unità del Figlio col Padre e facendoli apparire separati!)

14,11: ”Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me”.

Gv 16,28: “Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo”

– TNM: “Sono uscito come rappresentante del Padre” (In questo versetto, Gesù viene addirittura fatto diventare un rappresentante del Padre…! )

Tommaso Rosi

 

 

 

 


                              GRUPPI  PI-GRECO

             STUDIO, RICERCA E INFORMAZIONE SULLE SETTE E

NUOVI MOVIMENTI RELIGIOSI   ALTERNATIVI AL CRISTIANESIMO

 

I Gruppi Pi-Greco, nel tempo, hanno edito vari libri A DISTRIBUZIONE GRATUITA, trattanti le medesime tematiche e prediligendo, in modo particolare, la:

            SOCIETA’ TORRE DI GUARDIA DI BIBBIE E TRATTATI DEI

                                         TESTIMONI DI GEOVA.

Ovviamente, quanti fossero interessati agli argomenti trattati, possono richiedere detti libri indicando il proprio indirizzo MAIL al quale inviarli.

Detti libri infatti, si possono ricevere per via telematica e gratuitamente.

                                                                                       I GRUPPI PI-GRECO


FINALMENTE!

PARROCCHIA SAN TOMMASO APOSTOLO.

GRUPPI PI-GRECO: Studio, Ricerca e Informazione sui vari Movimenti Religiosi alternativi al Cristianesimo.

Finalmente, dopo un periodo di sosta, riprende l’attività del SITO dei GRUPPI PI-GRECO, grazie alla fattiva ed insostituibile collaborazione del nostro Parroco: Don Stefano, che ringraziamo sentitamente.

In questo sito verranno presentati Articoli, Informazioni, Catechesi, Studi e Ricerche, il tutto inerente la nostra FEDE CATTOLICA.

Tutti sono invitati a collaborare, purché nei limiti del consentito.

Tutti sono invitati a diffondere, senza alterazioni, il materiale Catechetico man mano che verrà pubblicato, collaborando alla diffusione della Parola di Dio, l’Unico Vero Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo.

E’ nostro impegno anche informare sulle varie realtà settarie o, comunque, fuori o contro la Religione Cattolica.

Teniamo a precisare che ciò viene effettuato al solo scopo informativo, nel massimo rispetto delle persone e delle Organizzazioni delle quali queste eventualmente fanno parte.

Siamo sempre pronti a rettificare eventuali imprecisioni o errori dovuti ad informazioni fornite da terzi e per le quali risulta impossibile verificare l’autenticità.

Rinnovando a tutti l’invito a collaborare, sempre ringraziando Don Stefano per il Suo impegno in favore dei Gruppi Pi-Greco, auguriamo la Pace di Cristo Risorto.

Tommaso Rosi


LA FAMIGLIA

E’ indiscutibile che oggi il termine “FAMIGLIA” sia inflazionato.

Infatti ci sono famiglie classiche, famiglie allargate, famiglie arcobaleno e chi più ne ha, più ne metta.

Noi oggi vogliamo prendere in esame la famiglia “classica” come prevista dalla Parola di Dio e dalla Chiesa Cattolica: “PADRE (maschio), MADRE (femmina) e FIGLI”.

Leggiamo il racconto biblico:

Gen 2,18: Il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile». …e, dal vers. 21 dice: Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. 23 Allora l’uomo disse:

«Questa volta essa

è carne dalla mia carne

e osso dalle mie ossa.

La si chiamerà donna

perché dall’uomo è stata tolta».

24 Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.

In Gen 3, 6 troviamo che Eva dà da mangiare il frutto proibito al marito

Quindi il Signore dette ad Adamo, definito marito, Eva, definita moglie” …e i due saranno una sola carne.

Per trovare nella Bibbia la parola “FAMIGLIA” dobbiamo arrivare al cap. 7, versetto1 della Genesi: il Signore fa entrare Noè nell’Arca insieme alla sua “famiglia”.

Chiediamoci cosa intendesse il Signore per definire quella di Noè “famiglia”:

Noè, sua moglie e i suoi figli; pertanto il Signore definisce “famiglia” l’insieme formato da un uomo, da una donna e dai figli, e noi, come Cristiani, dovremmo essere in sintonia con la Parola di Dio ed ammettere che, per la Bibbia, non è possibile riconoscere qualunque altra forma di unione col termine di “FAMIGLIA”.

Definire “famiglia” l’unione di due o più persone dello stesso sesso, non rispecchia il pensiero della Chiesa fondata da Cristo.

In realtà, Dio ha creato gli esseri umani nella “libertà dei suoi figli” per cui ogni individuo è libero di comportarsi secondo il proprio pensiero, e nessuno ha il diritto di giudicarlo. Infatti, l’Unico Giudice è Dio.

Ogni essere umano è libero di seguire le proprie tendenze: ci sono nostri fratelli e sorelle in Cristo che non rientrano nella cosiddetta “normalità”. La Natura li fa distinguere dagli altri. Ma non per questo vanno giudicati, derisi, condannati come se fossero colpevoli di nefandezze.

Sono nostri fratelli e sorelle in Cristo che non vanno isolati come appestati e neanche guardati con commiserazione: noi potremmo essere al loro posto.

Ma quando queste persone fanno pubblico vanto della loro diversità esibendola con orgoglio, allora non rientrano più nella “DIMENSIONE CRISTIANA”. Infatti possiamo leggere cosa scrive l’Apostolo Paolo nella

Lettera ai Romani, cap. 1, vers. 26ss. : Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. 27 Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento. 28 E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno,….. 32 E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.

Per evitare ogni equivoco, abbiamo citato la Bibbia.

Ora come può definirsi “famiglia” una coppia o gruppo di persone quali quelle sopra descritte?

O come i Cristiani possono giudicare i cosiddetti “scambi di coppia”?

Ultimamente, in una trasmissione televisiva, è apparso un uomo robusto, con barba folta che, parlando della sua …famiglia, ha esordito dicendo: “mio marito…”, lasciando quindi intendere, neanche larvatamente, che in quella …”famiglia” lui si comporta evidentemente… “da moglie”…

Ed è grave che alcune di queste coppie, per proprio egoismo e per soddisfare loro desideri, cerchino con ogni mezzo, anche artificiale, di possedere dei bambini che avranno due o più papà oppure due o più mamme.

Questi bambini, che non hanno nessuna colpa, verranno inseriti e cresceranno in una coppia omosessuale e quindi non equilibrata naturalmente, oppure in gruppi di persone (vedi le cosiddette “famiglie arcobaleno”) dove i bambini crescono con più mamme e più papà.

Viene affermato che questi bambini comunque crescono felici in queste situazioni spesso circondati dall’amore di chi li ha voluti.

Ma molti sono “felici” perché non hanno conosciuto la vita Cristiana in una cosiddetta “famiglia regolare” e quindi manca l’indispensabile termine di paragone anche se, sicuramente, i figli di alcune famiglie omosessuali ricevono più amore di certe famiglie definite…. regolari.

Per concludere, ritorniamo a considerare le cosiddette “famiglie regolari secondo l’insegnamento della Bibbia” ed i consigli che vengono dati affinché nella famiglia regni l’armonia e l’amore.

Mc 10, 11 «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei; 12 se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio».

Ef 5:25 E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei,

Col 3:18 Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore.

Col 3:19 Voi, mariti, amate le vostre mogli e non inaspritevi con esse.

Tt 2:5 (mogli) ad essere prudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sottomesse ai propri mariti, perché la parola di Dio non debba diventare oggetto di biasimo.

1P 3:1 Ugualmente voi, mogli, state sottomesse ai vostri mariti perché, anche se alcuni si rifiutano di credere alla parola, vengano dalla condotta delle mogli, senza bisogno di parole, conquistati

1P 3:7 E ugualmente voi, mariti, trattate con riguardo le vostre mogli, perché il loro corpo è più debole, e rendete loro onore perché partecipano con voi della grazia della vita: così non saranno impedite le vostre preghiere.

Tommaso Rosi

 


NATALE: UNA FESTA PAGANA?                             A cura dei Gruppi Pi-Greco   p

 

         “Vi devo ringraziare per avermi fatto sapere come stanno realmente le cose: questa volta ho saputo come rispondere a due signore che mi hanno fermato per strada.”

 

         Il nostro amico Franco F. aveva incontrato due testimoni di Geova che, come sempre in questo periodo dell’anno, tra l’altro, gli hanno detto con aria di superiorità: “Ma lo sa che il Natale è una festa pagana perché Gesù non è nato veramente il 25 dicembre? Lo dice anche il Papa!”  E gli hanno mostrato una vecchia fotocopia di un quotidiano del 1987, nella quale appare un articolo dal titolo: “Il papa ‘contesta’ il Natale.”

 

         In realtà, leggendo l’articolo, troviamo che Papa Giovanni Paolo II non contestava affatto il Natale, ma affermava che: “Per quanto riguarda la data precisa della nascita di Gesù i pareri degli esperti non sono concordi.

 

         In altre occasioni, il sig. Franco si era trovato in imbarazzo a dare una risposta, cosa che può capitare a molti Cristiani non informati.

 

         Ma torniamo a quell’affermazione sul Natale, cercando di dare un’informazione corretta, anche se lo spazio disponibile non ci consente di approfondire come vorremmo.

 

         Nell’antica Roma venivano celebrate molte feste alle quali prendeva parte tutta la popolazione, ed è risaputo che per i romani erano fondamentali due cose: ‘panis et circenses’, il cibo ed i giochi previsti nelle festività. In particolare al 21 dicembre veniva allora  festeggiato il “solstizio d’inverno” e la conseguente “rinascita del dio Sole”, festività alla quale i soldati abbinavano la festa del dio Mitra, importata dalla Persia.

 

         Con l’avvento del Cristianesimo, si cercò giustamente di cancellare ogni festività pagana ma, per non incorrere nelle ire del popolo che non gradiva l’eliminazione delle occasioni di festa, si ritenne opportuno “sostituire” la festività pagana con altra Cristiana.

 

         Se consultiamo i vari scritti che parlano di Gesù, finora non è stato possibile trovare una data certa da attribuire alla Sua nascita. Non è conosciuto l’anno e, tantomeno, il mese o il giorno.

 

         Quale occasione migliore, per annullare una festività pagana, sostituirla con quella che poteva apparire storicamente inesatta, ma comunque valida, perché commemorativa della nascita di Gesù?

 

         Eliminare la festa del pagano “dio Sole”, sostituendo la con quella della nascita del Cristo, “Sole di giustizia” e “Sole che sorge dall’alto”, come leggiamo nel Vangelo di Luca, al “Cantico di Zaccaria”? E poi, se non fosse stato scelto il 25 dicembre, non si sarebbe dovuta in ogni modo trovare un’altra data, egualmente incerta, per celebrare comunque la nascita terrena del Figlio di Dio?

 

         Pertanto, a piena ragione si può affermare che il Natale non è una festa pagana; anzi la Chiesa ha il pregio di aver cancellato quella festa pagana, sostituendola con quella fondamentale per ogni vero Cristiano. Infatti: è veramente importante conoscere con puntigliosa meticolosità una data storica, o è più importante comunque avere la certezza che Dio è sceso in terra e si è fatto uomo simile a noi, per la nostra salvezza?

 

         E poi, un’ultima precisazione: sul Corriere della sera del 9 luglio 2003, nella pagina della Cultura, possiamo leggere un articolo intitolato: “Lo studio di un professore dell’Università Ebraica di Gerusalemme cancella ogni dubbio su un enigma millenario.

 

         In questo articolo si informa che il professor Shemarjahu Talmom , in base accurati studi effettuati partendo dai documenti di Qumran ed, in particolare, dal Vangelo di Luca (studi che sarebbe difficile spiegare in queste poche righe) ha potuto stabilire al 25 dicembre la nascita di Gesù.

 

         Il fatto che questa data venga presentata come attendibile da uno studioso ebraico, e quindi non sospettabile di connivenza col Cattolicesimo, ci spinge a continuare serenamente a festeggiare la nascita di Gesù il 25 dicembre. E ciò con buona pace dei nostri fratelli testimoni di Geova, ai quali auguriamo comunque’Buon Natale’!

 

                                                                                                      I Gruppi Pi-Greco    p

 

N.B. Chi volesse approfondire questo argomento od altri riguardanti il Cristianesimo, è invitato a partecipare agli incontri dei Gruppi Pi-Greco presso l’Oratorio della Parrocchia San Tommaso Apostolo, tutti i lunedì alle ore 21,00 ed i venerdì alle ore 16,00.

 

        

 

 

PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE                                            -A cura dei Gruppi Pi-Greco-    2)

 

Quando si sente parlare di sette o di Nuovi Movimenti Religiosi Alternativi (N.M.R.A.), quasi tutte le persone hanno un moto di insofferenza, di sufficienza  o di indifferenza: Certe tematiche interessano pochissimo, e gli eventuali interessati, sono quasi tutti “addetti ai lavori”.

 

Leggere o sentir parlare di certi argomenti, per molti, rappresenta quasi una perdita di tempo. Ma questo tipo di comportamento è saggio? Possiamo veramente pensare che certe cose siano effettivamente estranee alla nostra vita, alla nostra famiglia, alla nostra  Comunità Parrocchiale?

 

Purtroppo la nostra esperienza di molti anni, ci insegna che questi argomenti non possono e non devono essere affrontati con superficialità, ritenendoci al di sopra o al di fuori di certi avvenimenti che sempre più spesso vanno a farcire le cronache dei giornali e quelle giudiziarie.

 

Spesso le cosiddette sette sono più perniciose e più scaltramente insinuanti di una qualsiasi droga. A volte capitano dei genitori che, soltanto all’ultimo momento, soltanto dopo la manifestazione di una patologia ormai molto avanzata, si rendono conto, cadendo dalle nuvole, che il loro figlio tanto buono, tanto intelligente, tanto attaccato alla famiglia, ormai da tempo è vittima della droga (usiamo il singolare non perché esista una sola droga, ma perché col termine generico, le comprendiamo tutte).

 

Tante sette e moltissimi dei N.M.R.A. sono spesso molto più subdolamente insinuanti e dannosi di qualsiasi droga. Tante persone contrarie alla Chiesa Cristiana ed, in particolare, a quella Cattolica ritengono di far cosa utile per danneggiare l’odiato Cristianesimo, aprendo le porte di casa e quelle del loro cuore a certi N.M.R.A. distruttivi, senza rendersi conto del danno, spesso irreparabile, che arrecano a se stessi, alla propria famiglia ed al proprio paese. Ma quanto andiamo affermando è realtà provata e dimostrabile, oppure sono chiacchiere che si fanno senza fondamento?

 

Purtroppo quanto affermiamo è tutto vero e documentato ampiamente e non soltanto da pubblicazioni dichiaratamente cattoliche, ma soprattutto da tante pubblicazioni che poco o nulla hanno a che fare con la Chiesa. Spesso esibiamo documentazione prodotta dalle stesse sette e N.M.R.A.

 

E’ nostra intenzione approfondire, anche su queste pagine, questa tematica che riteniamo veramente importante ed utile per ogni persona che desidera mantenere il proprio equilibrio e quello dei suoi cari, insieme all’armonia familiare. Ricordiamo per ora solo un vecchio episodio di cronaca chiaramente indicativo, pur non rappresentando che la punta dell’ iceberg.

 

(Dal mensile “Top Girl” marzo 2002): “Voleva avvicinarsi a Dio e aiutare gli altri. Così Anna è andata a vivere in una comunità religiosa. Ci racconta la sua esperienza di fame, violenze e di abusi sessuali…Quando aveva 18 anni, si è avvicinata alla setta religiosa fondata da Gabriel Basmagi che si definisce sacerdote della chiesa dei siri di Antiochia… ‘I nostri approvvigionamenti erano costituiti dagli scarti dei negozi: verdure marce, pastasciutte riscaldate all’ infinito, biscotti e marmellate scaduti…

 

Non si limitava ad insultarti o a umiliarti, ma poteva anche arrivare a picchiarti con il suo bastone con la croce, a farti dormire all’addiaccio, a richiuderti per giorni nell’ ovile, senza lasciarti uscire nemmeno per andare al bagno…Anch’ io ho dovuto sottostare al “rito della purificazione” …dovevamo ritornare a essere puri e innocenti come bambini…non dovevamo provare vergogna né pudore…lui entrava liberamente nelle docce mentre ci stavamo lavando e faceva apprezzamenti più o meno gentili sul nostro corpo…anche gli abusi sessuali nei nostri confronti altro non erano che “strumenti di purificazione”: toccarlo e permettergli di toccarci …Rifiutare il rapporto con lui, invece, avrebbe significato rinunciare alla grazia divina.’ ”

 

Queste righe sinteticamente tratte da una vecchia cronaca, forse riusciranno a scuotere l’apatia di tante persone. Non si tratta di un fatto sporadico, isolato: purtroppo cose del genere accadono più spesso di quanto immaginiamo: Ce ne disinteressiamo in quanto ci riteniamo immuni da certi pericoli: “quelle persone sono sciocche, sprovvedute, ma noi no! Non potrà mai accadere che io o qualcuno dei miei parenti si rimanga vittime di tanta ingenuità…a me non accadrà mai !”

 

Quante volte abbiamo sentito affermazioni simili da persone che, in perfetta buona fede, ritenevano di essere immuni da disgrazie del genere, e che di conseguenza non si sono tutelate con la informazione e che poi, proprio perché disinformate, sono cadute preda di certe organizzazioni.

 

Noi proseguiremo in quest’opera d’ informazione e di ‘vaccinazione’ affinché i nostri fratelli, cristiani e non, ed i loro parenti possano evitare di rimanere vittime di tanti gruppi che speculano sulla buona fede e sulla impreparazione per il loro proselitismo.   Al prossimo incontro.

I  Gruppi Pi-Greco     p

   

 

 

          PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE                                              -A cura dei Gruppi Pi-Greco-     3) –  

 

Ormai da molti anni si sente parlare di “sette” : Radio, Televisione e Stampa ne parlano sempre più spesso, ed anche nei discorsi che quotidianamente ascoltiamo, non di rado si sente ripetere questa parola. E quasi mai in senso positivo.

 

Il vocabolo “setta” deriva da due verbi latini, l’uno con significato di dividere e l’altro di seguire.

Pertanto, sinteticamente, una setta è un gruppo di persone che dividendosi dal nucleo originario, segue una nuova strada, diversa ed a volte opposta a quella di origine, quasi sempre tracciata da un nuovo “capo carismatico”

 

         Poiché il termine “setta” viene ormai percepito, anche senza averne l’intenzione, quasi sempre in tono spregiativo, la Chiesa, proprio per quel rispetto verso chi è diverso e per quella carità cristiana che da sempre la distingue, invita ad usare la dizione “Nuovi Movimenti Religiosi Alternativi” (NMRA) per indicare le organizzazioni religiose di nuova formazione, spesso in contrasto col Cattolicesimo o col Cristianesimo.

 

Non è raro che un ‘guru’ o un ‘santone’ o uno scaltro arrivista creino organizzazioni che si auto-definiscono religiose per fare proselitismo e soldi a danno di persone ignare e culturalmente indifese.

 

Gli ingredienti che vengono abitualmente usati per attirare i malcapitati sono solitamente la paura della solitudine o della morte; il desiderio di molte persone di inserirsi in un gruppo che le avvolga, le sostenga e le protegga; il timore delle malattie e della sfortuna; un malinteso senso di antipatia per la Chiesa, per i sacerdoti, per il Cristianesimo; una scarsa o nulla conoscenza della propria religione….

 

Bisogna riconoscere che in certe organizzazioni, siano esse piccole o grandi, le persone che si avvicinano per le prime volte, vengono accolte con calore, con ampi sorrisi, con familiarità; ai primi incontri ci si sente il centro dell’attenzione di tutto il gruppo: tutti vengono a salutarti, si interessano a te e ti avvolgono con manifestazioni di simpatia.

 

La persona così circuita si sente importante, finalmente apprezzata in un nuovo ambito. Si cominciano a fare paragoni… anche in ambito religioso: il sacerdote, prima della Messa, non è sulla porta ad accogliermi calorosamente; il Parroco non mi saluta da lontano appena mi scorge, facendomi sentire la pecorella più importante del gregge; le persone che incontro in Chiesa, non vengono tutte verso di me accogliendomi con calore, simpatia, affetto, amicizia….

 

Di contro, nella nuova organizzazione che ho appena cominciato a frequentare, ciò avviene in modo eclatante… finalmente ho trovato le persone ed il luogo accoglienti che ho sempre desiderato e che, finora, credevo non esistessero!

 

A questo punto la scelta è fatta. Si comincia a frequentare la nuova organizzazione sempre più assiduamente e… e, man mano che il tempo passa, cominciano le prime delusioni: ti rendi conto, pian piano che, in realtà, a differenza dei primi tempi, non sei tu il centro delle attenzioni ma sei un numero tra gli altri; ti accorgi che tra quelli che ti sembravano più amorevoli ed affabili, in realtà esistono rivalità e gelosie; che l’organizzazione richiede denaro in modo sempre più pressante (a volte anche la “decima” ed oltre); che si è costretti a rispettare regole e limitazioni non sempre graditi…

 

Cominci a sentirti vessato ed oppresso… forse cominci a rimpiangere ciò che hai lasciato… ma ormai l’organizzazione ti ha talmente “condizionato” che sei in un continuo combattimento interno che ti logora. Ormai non sei più libero di prendere le tue decisioni, non ti è più consentito pensare liberamente: ormai è l’organizzazione che pensa per te…

 

Purtroppo, molto spesso, ci  si accorge solo troppo tardi dell’errore commesso, ma non sempre si riesce a trovare la forza di tornare indietro. A volte ci è dato leggere sui giornali “I familiari ostaggi della setta”. Si, anche questo è un modo di impedire l’abbandono dell’organizzazione da parte di chi ha trovato la forza di ribellarsi a certi condizionamenti.

 

         Spesso persone senza scrupoli sfruttano uomini e donne di ogni età per ottenere denaro, per sesso, per desiderio di sentirsi ‘leader’ di altri esseri umani che, divenendo spesso succubi e vittime, gli consentono di dominarli fino a conferirgli inconsciamente potere di vita e di morte su di loro.

 

Non bisogna andare molto lontano nel tempo per ricordare gli oltre novecento suicidi vittime del “reverendo Jim Jones” o i tanti morti di Waco che hanno sacrificato la loro vita per un’utopia irrealizzabile e distruttiva, e tutte le migliaia di persone che in ogni tempo e nelle occasioni più disparate hanno sacrificato gli averi, gli affetti, la libertà e, spesso, la vita per seguire un vuoto miraggio….

 

La causa principale di queste tragedie è la non conoscenza del pericolo e la disinformazione sullo specifico dovute a superficialità o in una mal riposta autosufficienza.

 

Insistiamo nel ricordare che oggi pullulano letteralmente, in ogni ambito, gruppi che vantano ed assicurano ai loro adepti fantomatici poteri, dalle guarigioni ad una vita eterna in un nuovo Paradiso Terrestre, dal contattare entità extraterrestri fino ad arrivare al dominio sugli altri esseri umani, dalla conoscenza degli eventi futuri alla convinzione di essere divinità….

 

Organizzazioni di questo genere sono ben attrezzate per reclamizzare i loro “prodotti” con una propaganda insistente e subdola, mostrando il lato buono ed attraente di ogni offerta, con una sottigliezza accattivante e tale da attrarre gli sprovveduti.

 

Come salvare i nostri cari e noi stessi da questi pericoli, spesso distinguibili soltanto dagli esperti? Il metodo migliore è quello di informarsi, di acquistare opportuna conoscenza prima di aderire a qualsiasi proposta, specialmente se dovesse apparire troppo allettante. Esistono esperti in grado di aiutarvi in queste occasioni, ma diffidate da quelli che si rendono disponibili a pagamento.

 

Anche nel nostro quartiere esiste un Gruppo Pi-Greco i cui operatori, attivi in seno alla Chiesa Cattolica, si rendono disponibili per il servizio di Ricerca, Studio e Informazione sui Nuovi Movimenti Religiosi Alternativi. Sono sempre operativi e a disposizione di chiunque dovesse trovarsi nel bisogno per se stesso o per altri, sia per aiutare quanti stanno per cadere o sono già caduti nella rete di certi gruppi e non si rendono conto dei rischi in agguato, sia per fornire un’informazione seriamente documentata ed onesta.

 

Vi invitiamo a contattare, presso la vostra Parrocchia, gli operatori Pi-Greco: sarà sufficiente chiedere al vostro Parroco. E ricordiamo sempre: prevenire è meglio che essere costretti, dopo, a dover curare.

 

                                                                                                    I   Gruppi Pi-Greco                p

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