La consegna della reliquia di San Tommaso
2/4/2011
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I primi cristiani iniziarono la tradizione di seppellire i martiri ed i santi dove poi sorgeranno le chiese. Nel Medioevo venne stabilito che le Chiese poggiassero su di una cripta per la custodia delle reliquie dei credenti delle generazioni precedenti per assicurare alla fede le proprie radici e farla poggiare su Cristo e sulla testimonianza ed i
il dono di vita di chi ci ha preceduto. Un altare con il corpo dei santi o con una loro reliquia è segno della fecondità delle loro vite e da loro si può nascere a nuova vita.
La Parrocchia di S. Tommaso Apostolo sta vedendo crescere pietra su pietra il nuovo edificio che accoglierà i propri fedeli in continuo aumento e, nell’intento di assicurare la consacrazione dell’edificio stesso, ha chiesto al Vescovo della Diocesi di Lanciano-Ortona il santo dono di una reliquia dal corpo del Santo Patrono che la Concattedrale di Ortona custodisce dal 1258.
Infatti, il 6 settembre di quell’anno arrivarono a Ortona le Ossa di San Tommaso Apostolo, trafugate da Chios, in Egeo, dal navarca (con questo termine si indicava un comandante di una o più navi, una specie di ammiraglio) Leone Acciaiuoli che,al comando di tre galee, al soldo del principe Manfredi, aveva combattuto in appoggio ai veneziani contro i genovesi per il controllo dei mari; la vittoria gli consentì di tornare a casa portando con sé il prezioso bottino di guerra. Quel corpo era giunto a Chios circa un secolo prima da Edessa e un notaio il 22 settembre 1259 redasse l’atto ufficiale con la testimonianza di alcuni prigionieri di guerra provenienti dall’isola greca.
I parrocchiani dell’Infernetto si sono recati numerosi il giorno 2 aprile a Ortona a ricevere dal Vescovo, Sua Ecc.za Mons. Emidio Cipollone, il prezioso dono delle reliquie, una parte del cranio dell’Apostolo. La gioiosa trasferta con ben tre pullman in carovana, ha avuto il suo momento principale nell’Eucarestia concelebrata dal Vescovo e dal Parroco don Antonio con tutta la Basilica di San Tommaso Apostolo di Ortona a disposizione del nostro pellegrinaggio che ha visto le dimostrazioni di entusiasmo per l’arricchimento spirituale dei fedeli con la mediazione del Santo Patrono, ora presente anche fisicamente, e per il prestigio che ne deriverà a tutta la Parrocchia e alla nuova chiesa. Oltre alla Comunione generale i parrocchiani sono anche sfilati per l’omaggio alla teca con le reliquie
Al ritorno, con una commossa funzione della sera stessa, la teca delle reliquie ha trovato la sua temporanea collocazione nella chiesa attuale in attesa che, finita la costruzione dell’edificio sacro, trovi la collocazione definitiva e si potrà raccontare ai parrocchiani futuri la storia di questo prezioso pellegrinaggio.
Guglielmo Carretti
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